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Tuesday, November 02, 2010

Lucca è dietro le spalle. Spalle bagnate ed infreddolite. Spalle stanche.

 Molti mi chiedono cosa ne penso dell'edizione 2010.

In realtà ho poco da dire.

E' ogni volta bello rivedere gli "amici" di sempre, come è bello dare un volto ai rompicoglioni che ti tartassano su Faccia Libro.

E' bello vedere che il mercato, dopo tutto, tanto in crisi non è.

Ed è bello vedere talenti che riscuotono successo in una vetrina che è solo ed esclusivamente meritocratica.

Ma è anche vero che è brutto vedere il "circolo degli artisti" italiano con le sue invidie, le sue vedute limitate, i suoi chiacchiericci di paese. E vorrei ricordare a certe persone che non è il tuo nome stampato su un albetto del cazzo  che ti rende una persona migliore delle altre. Finita la fiera, fuori dal tuo stand, sei come tutti gli altri. Forse peggio. Allora prenditi Lucca come palcoscenico, se la tua vita è così triste da farti sentire grande solo in questi momenti.

E' brutto vedere come i sorrisi si trasformano in diti medi alzati non appena si voltano le spalle.

E' brutto rendersi conto che qualcuno ti vede solo ed esclusivamente come un mezzo per arrivare da qualche parte perchè "lui è quello che conosce quell'altro e che quindi mi ci può far parlare".

E' brutto vedre come gli "stèndisti"vengano coccolati, mentre proprio coloro che dovrebbero meritare più rispetto, si ritrovano a fare lunghe, lunghissime file solo per un bliglietto.

Ho l'impressione che cerchiamo di fare tanto gli internazionali, quando il provincialismo da quattro soldi la fa ancora da padrone.

Alcune persone dovrebbero chiudere la bocca, e lasciare che sia il loro lavoro a parlare.

Dopo questa Lucca, sicuramente, avrò da dire tre o quattro parole in faccia a qualcuno.

Per quel che mi riguarda mi sono stancato tantissimo, ma divertito altrettanto.
E mi scuso sinceramente con tutti coloro ai quali avrei voluto dedicare quattro minuti in più.

E vorrei dire un grandissimo VAFFANCULO all'80% dei Lucchesi, che ci vedono come invasori che non meritano rispetto, nonostante la città si arricchisca ogni anno sulle spalle di questi immeritevoli visitatori. L'altro 20% in compenso, rimane gentile e disponibile come da contratto .

Mi sento di chiudere con una frase che ho sentito pronunciare dagli americani presenti:

" What do you think about Lucca?!"



"Well..........................this is just crazy"

sì, siamo veramente matti.

4 comments:

alibi68 said...

Lo Stefano che io conosco è una persona disponibilissima e sempre con un "ciao" sorridente anche dopo un anno che non ti vede (esperienza personale). Mi sembra impossibile che qualcuno sia riuscito a crearti una incavolatura del genere, considerando anche la grande importanza della manifestazione in questione. Un salutone Franco.

Unknown said...

Ciao Franco!
Non è incavolatura...è solo un pò di delusione.
Il mio essere disponibile non è e non sarà mai finzione da palcoscenico.
Stare insieme tra colleghi e non, è per me motivo di gioia e confronto.
E le fiere io le vivo come una grande festa.
Mi spiace che non tutti la pensino così!

* Hey Pete * said...

Troppa verità per un solo post... e poi lo dice anche il detto: "Lo sai cosa fanno a Lucca quando piove? Lascian piovere". E' sempre un piacere immenso rivederti.

Leon said...

Ma che t'ho fatto arrabbià io tesò?
Guarda che co' Gassone (senza T) nun c'ho fatto gnente!

te vojo bene assai!